Conferenza “I misteri della voce umana nelle esperienze dei grandi cantanti lirici”

Venerdì 27 ottobre ore 21:00

Molte persone sono attratte dal fascino di certe voci speciali dolci e vibranti, struggenti e ammalianti.

Dalla lirica al pop sino alla musica sacra l’attenzione del pubblico viene quasi sempre catalizzata da chi canta perché la voce ha un potere magnetico cui quasi nessuno può sfuggire.

D’altra parte è dimostrato che le persone che amano cantare non possano fare a meno di questo mezzo di espressione, quasi fosse in grado di mutare il loro stato di coscienza, condurli in un luogo “altro” in cui spazio e tempo si interrompono.
Da sempre il canto è stato utilizzato nella liturgia e nella teurgia di tutte le religioni per invocare enti, forze spirituali o Dio stesso e la voce umana, con la sua possibilità di emettere tutti i suoni, è certamente una delle meraviglie della creazione.

Tutti i grandi Maestri dell’antichità, Platone, Boezio, Pitagora, per citarne solo alcuni, hanno tenuto in alta considerazione il canto e come si canta, dando una valenza ascetica e una importanza enorme a questa arte per l’influenza che ha sull’animo umano.
Anche nel mondo moderno autorevoli e rari individui hanno lasciato delle testimonianze rilevanti riguardo alle loro esperienze interiori attraverso il canto.

In particolare il grande tenore Giacomo Lauri Volpi, gloria della lirica italiana e autore di molti libri, ci ha consegnato una notevole eredità su questo argomento. Nel suo libro “I misteri della voce umana”, da cui trae il titolo la nostra conferenza, spiega con grande acume, sensibilità e vastissima cultura, le profonde esperienze spirituali da lui vissute tutte attraverso una speciale educazione della voce e della mente.
Certi, quindi, dell’importanza per tutti noi di educare la propria voce ai fini di un progresso interiore, ci tufferemo in questo mondo di vibrazioni per cercare una traccia di luce.

Appuntamento con la soprano Debora Beronesi, venerdì 27 ottobre alle ore 21:00, presso la sala di Piazza Ungheria n°6, interno 3. Ingresso libero.