Conferenza “I segreti della memoria”

Venerdì 13 ottobre ore 21:00

La memoria è una forza della nostra mente, la cui qualità peculiare è la dinamicità. Possedere una memoria prodigiosa è il desiderio di tutti ed è sempre stato così.

Oggi la scienza sa molto sui meccanismi che permettono alla mente di acquisire informazioni, conservarle e riportarle alla luce nel momento in cui servono. Possiamo dire che la memoria corrisponde alla coscienza di ricordare? In verità, buona parte dei processi mnemonici sono inconsci. Per esempio, la memoria si consolida nel sonno, quindi mentre siamo inconsapevoli sul piano fisico; sia nel sonno che nella veglia la memoria confronta continuamente i dati in nostro possesso e trova soluzioni per il futuro che alla nostra coscienza appaiono come improvvise e brillanti intuizioni.

Si può, dunque, affermare che migliorare la memoria coincida con allargare i confini della propria coscienza personale, e non solo personale.

Per alcuni studiosi esiste una memoria collettiva che contiene tutti gli archetipi, i modelli delle idee e dei sentimenti umani, per altri contiene anche le tracce lasciate da tutti gli avvenimenti passati e presenti. Inoltre, per chi crede nella reincarnazione, dalla memoria individuale è possibile risalire alla memoria delle vite passate. Sembra proprio che la memoria nasconda in sé dei misteri e fin dall’antichità si sono sviluppati metodi per espanderla.

Lavorare sulla memoria, consente di potenziare tutte le facoltà della mente perché per memorizzare si deve porre attenzione, si deve esercitare la volontà di portare a termine il compito, per richiamare alla mente i ricordi ci si deve concentrare.

Noi dell’Associazione Archeosofica sperimentiamo da tempo un metodo di sviluppo delle facoltà mentali e della memoria, basato sul potere della visualizzazione. La visualizzazione, utilizzata molto da sportivi e musicisti, scienziati e artisti, permette di rivedere con gli occhi della mente una immagine complessa, non più presente nel campo percettivo, ma perfettamente impressa nella memoria visiva.

Se ne parlerà con gli studiosi Sandra Beronesi e Davide Parola venerdì 13 ottobre alle ore 21,00 presso la sala conferenze di Piazza Ungheria 6, interno 3. Ingresso libero.