La rassegna dal titolo “Il Medioevo e la Cerca del Graal” organizzata dall’Associazione Archeosofica di Roma prosegue con “Il viaggio di Dante e la cerca del Graal“. Corrispondenze mitiche e coincidenze storiche, conferenza in programma per Venerdì 20, alle ore 21 e Sabato 21, alle ore 17.30. Relatrice: Sara Castrini.

Anche se ben pochi se ne sono resi conto, è molto stretto, sia da un punto di vista dottrinale che linguistico, il legame esistente tra l’ascesa di Dante fino alla visione beatifica descritta nella “Commedia” e le avventure ambientate nella “Bretagna Azzurra” da quei romanzieri del ciclo arturiano che fecero risuonare in tutta l’Europa medioevale l’eco di una leggenda antichissima, legata al misterioso nome di Santo Graal.

Allo stesso modo in cui Dante nasconde una dottrina segreta “sotto ‘l velame de li versi strani”, così oltre il linguaggio leggendario connesso ai nomi di Re Artù e dei Cavalieri della Tavola Rotonda, è possibile rintracciare un preciso itinerario spirituale, intriso di religiosità cristiana, affatto dissimile da quello descritto dal “sommo vate”. Non diversamente da Dante che all’ardua impresa del viaggio ultraterreno è sospinto da Beatrice, i cavalieri arturiani sono mossi ad intraprendere la cerca nella “selva oscura” da un analogo amore per la Sapienza, personificato da quella misteriosa dama di ineffabile bellezza che reca tra le sue mani il Graal. In nome del Graal essi rinunciano alla fama, agli amori terreni, al potere e alla conquista dei regni di questo mondo, per incarnare totalmente l’ardito modello di monaco guerriero che pochi anni prima San Bernardo di Chiaravalle aveva delineato per l’Ordine dei Templari. Vestito infatti di panni templari, cioè come la “milizia santa” che in forma di candida rosa risiede nell’Empireo, è proprio San Bernardo di Chiaravalle, colui che, mostrandosi a Dante nelle sembianze dello stesso Gesù Cristo, lo introdurrà al più alto mistero che gli sia concesso di vivere.

Il confronto tra i due viaggi, quello di Dante e quello dei Cavalieri del Graal, verrà svolto sulla base di una definizione del mistero graalico che, ben lungi da quanto narrato in una certa letteratura moderna per scopi divulgativi, risulta avere l’unica funzione di innalzare la coscienza umana alle vette della contemplazione di Dio … e oltre.

Appuntamento Venerdì 20/11 alle ore 21:00 e in replica Sabato 21/11 alle ore 17.30 presso la sala conferenze di Piazza Ungheria 6 int. 3, ingresso libero.

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